Juve vs Milan: “Non cambia il sistema, cambia il potere!”

Juve vs Milan: “Non cambia il sistema, cambia il potere!”

di Lucia Di Mauro

Napoli, 21 gennaio 2023

Il “modus operandi” dell’entourage Juventino era cosa nota da anni. Come, ad esempio, non ricordare la famose Triade dell’epoca di Moggi, che portò la Juve fino a Calciopoli?

Oggi quel mondo sembra finito. Il sistema juvecentrico pare abbia perso il suo potere, così i non colorati vengono “puniti” dalla FGC per le plusvalenza fittizie relative agli anni 2018-2020.

Dunque c’è da chiedersi cosa sia cambiato: perché proprio ora, non solo emergono certi illeciti ma , udite udite, si decide di “punirli” da parte della FIGC.

Personalmente ritengo sia un processo iniziato già da qualche anno, almeno da quando si decise di introdurre in campo la VAR per consentire “correzioni” ad eventuali errori arbitrali.

Risale proprio a quel periodo (2016/’17) una dichiarazione del lombardo Carlo Tavecchio, presidente della #Federcalcio di allora, che si espresse in questi termini:” Con tutto il rispetto per Roma e Napoli, bisogna recuperare la competitività di #Milano, che è anche la Lombardia, e contrapporla a #Torino. Vedremo presto se quello che sta avvenendo a Milano produrrà quello che deve produrre».

C’è un particolare da notare: il presidente delle Federcalcio non parla in termini di squadre, ma esplicitamente parla di città (addirittura di regioni, Lombardia), ennesima riprova che in Italia il calcio è legato ai territori. Regioni ricche hanno sempre le loro squadre capaci di grande competitività e sono quelle con il maggior numero di scudetti.

Tuttavia la ricchezza non basta, è necessario il potere.

Torino era sede di questo potere, almeno fin quando la FIAT è stata la più grande industria italiana. Ricordo che lo Stato italiano ha più volte salvato quest’azienda dal fallimento. Tuttavia con il trasferimento della sede legale in olanda e la fusione con la Chrysler, quest’impresa non sarà più italiana. La conseguenza è stata la progressiva perdita di potere del capoluogo piemontese.

Poiché Torino cala, Milano diventa l’unico centro di comando, essendo la sede di confindustria (e non solo). Dunque Milano ha diritto di vincere anche nel calcio e di subentrare alla Juventus.

Questo “passaggio di poteri” non è indolore, ci si concentra sulla lotta per eliminare l’antica dittatura rubentina, per questo c’è spazio per qualche vittoria di altre squadre, bisogna far in modo che il campionato sembri “onesto”,…almeno fino a quando sarà ripristinato lo status quo, solo con facce e nomi differenti.

Non cambia il sistema, cambia il potere!

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