
Il tempo è passato, il mondo è cambiato. Oggi parlare di religione, famiglia, patria è un po’ ingenuo, è proprio d’un idealismo da martire per la causa, qualunque essa sia.
Nei salotti radical chic, virtuali o televisivi, per essere credibile devi esprimerti in termini di signoraggio, potenza delle banche, governo massonico del mondo, lobby, ecc….Usando codici di un vecchio linguaggio la parola d’ordine non è tanto denaro, ma POTERE.
La mia generazione ed io, in fondo, continuiamo ad assistere da spettatori ad una rappresentazione poco comprensibile: troppi cambiamenti per poter credere in qualcosa.
Così assisto allo scorrere, a singhiozzo, delle notizie sulla mia Home page di facebook: ognuno offre al mondo una piccola parte di sé, anche nella falsità di una maschera; ognuno vorrebbe attenzione, senza pensare che ciò che si svende perde la sua preziosità.
M’impongo, almeno per dieci minuti, di leggere tutto ciò che passa davanti al mio sonno e vedo te: un omino senza età, leggermente genuflesso in una preghiera, con una bandiera sulle spalle, di fronte all’orrore.
Non so perché ma d’improvviso tutti i miei valori sono lì con te e capisco che religione, famiglia, patria sono radici, origine, identità; sono io stessa.
Così in uno Stato di morti, la mia Patria è viva!